lunedì 12 gennaio 2009, 15:25
Oggi, alle 10:35, sul Circuito del Mugello, la Ferrari ha ufficialmente presentato la sua nuova monoposto.
Si chiama "F60" ed è la 55/a Ferrari per il mondiale di Formula 1. La sigla celebra appunto la 60/a partecipazione ad altrettanti campionati dal 1950 ad oggi.
Il progetto, siglato "660", rappresenta l’interpretazione del regolamento in vigore da quest’anno.
Per l’aerodinamica, le modifiche sono frutto del lavoro dell’Owg (Overtaking Working Group), creato dalla Fia con la collaborazione delle squadre per definire un regolamento che agevoli i sorpassi in pista: l’ala anteriore, con profilo centrale neutro uguale per tutti, si sviluppa principalmente nelle parti laterali e ha una larghezza ben superiore al passato; la carrozzeria deve essere priva degli sfoghi a feritoia e i dispositivi aerodinamici sono notevolmente ridotti; l’ala posteriore è più alta e stretta; il diffusore è stato arretrato. Imposte anche modifiche alle sospensioni, riducendo le possibilità di carenarne gli elementi.
Lo schema sospensivo e il layout della vettura sono stati riprogettati per raggiungere una corretta distribuzione dei pesi anche in funzione delle altre due importanti novità: il sistema di recupero dell’energia cinetica (KERS) e la reintroduzione dei pneumatici ’slick’.
Il Kers della F60 è stato progettato da Ferrari con Magneti Marelli ed è alloggiato sul motore al di sotto della parte posteriore della scocca. Il KERS Ferrari/Marelli non è "completamente a punto" e potrebbe non essere installato nelle primissime gare del Mondiale.
La trasmissione è stata ridisegnata per ottimizzare l’efficienza aerodinamica. La scatola del cambio è ancora in carbonio e resta longitudinale. È stato anche realizzato un nuovo sistema frenante con pinze progettate dalla Brembo.
Altre importanti modifiche sono state implementate su impulso di Fia e Fota (Formula One Teams Association) per ridurre molto i costi.
Il motore nella F60 resta longitudinale e mantiene la sua funzione portante. Potranno essere utilizzati fino a otto propulsori durante i 17 Gp.
Il regime di rotazione massima è di 18.000 giri/minuto e l’obiettivo di chilometraggio per motore è intorno ai 2.500 km.
Per entrare più nei dettagli: l'autotelaio è in materiale composito a nido d'ape con fibra di carbonio. Il cambio è longitudinale Ferrari, con differenziale autobloccante e comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico. Sette le marce più la retromarcia. I freni a disco sono autoventilanti in carbonio Brembo, le sospensioni indipendenti con puntone e molla di torsione anteriore/posteriore.
La vettura, con acqua, olio e pilota, pesa 605 kg.