Il presidente Damiani si è detto disponibile a chiedere chiarimenti su Valenciacsai_sosterra_la_ferrari_in_sede_fia_12817.jpg
Quello che si è creato a Valencia Domenica scorsa potrebbe essere un precedente "pericoloso". L'incidente di Mark Webber, seguito dall'ingresso della safety car fra Vettel ed Hamilton (che ha effettuato il sorpasso prima che la safety car fosse in traiettoria) e le nove vetture penalizzate nel finale del GP d'Europa, perché non hanno rispettato il tempo di percorrenza, potrebbero far pensare ai piloti che nelle future gare, anche in una situazione di pericolo, è meglio premere sull'acceletarore, perché tanto se ci sarà sanzione sarà di 5 secondi.
Non ne è convinta solo la Ferrari, che in Spagna ha visto Alonso accodarsi alla vettura di neutralizzazione seguito da Massa perdendo il podio, ma anche la Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), che è pronta a chiedere alla Fia chiarimenti sull'accaduto insieme al Cavallino Rampante. "La Ferrari ha la licenza Csai e va protetta", ha detto il presidente Angelo Sticchi Damiani, spiegando che "l'intervento non vuole essere polemico, ma costruttivo. Vorremmo un chiarimento sulle penalizzazioni date durante il Gp d'Europa a Valencia e con quali criteri sono state attribuite. A stupire è stata un certa soggettività dei provvedimenti. Sentirò in giornata i vertici di Maranello per definire i corretti termini dell'azione".
Fonte Omiauto.
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