Apro questa discussione per poter chiarire e farmi schiarire alcune perplessità sulla diagnosi delle bobine accensione e relativo circuito di comando da parte della centralina motore emerse in questa discussione:
post42090.html#p42090Problemi di carica bobina accensione.png
In questo oscillogramma possiamo vedere su che basi la centralina motore decide il tempo di carica della bobina accensione.
In poche parole la centralina motore ha il compito di caricare con una quantità sufficiente di corrente elettrica la bobina d’accensione, in maniera poi che questa disponga di una quantità di energia tale da produrre una buona scintilla.
Questa corrente sufficiente per una buona combustione equivale a circa 6-10A variabili dal tipo di sistema.
Dal sistema preso in esame, IAW su Fiat Punto 1.2 mod.188, l’obbiettivo era di 6A circa con un tempo di 2ms circa.
Come sappiamo tutti il positivo bobina di questa vettura è sotto chiave, mentre la carica avviene tramite un negativo fornito dalla centralina motore.
Dall’oscillogramma color verde si può notare che la quantità di carica di corrente non viene raggiunta perché si ha una caduta di tensione sul negativo fornito dalla centralina, in questo caso dopo 2ms si ha solo un’aumento della corrente di 3,5A, la centralina per cercare di far caricare maggiormente di corrente la bobina e portarlo al valore di 6A, aumenta il tempo di carica della bobina stessa, ma anche con 5ms non raggiunge l’obbiettivo.
Ora siccome si parla di corrente in questo caso l’obbiettivo non viene raggiunto per problemi sul negativo, ma il principio vale lo stesso se il problema fosse sul positivo o una resistenza elevata del primario bobina.
Correggetemi pure se sbaglio o se il principio dell’obbiettivo di carica è diverso da come l’ho spiegato
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