Quanto sopra almeno secondo il Direttore Generale della Motorizzazione civile Alessandro Calchetti che ha risposto al Presidente Alessandro Angelone di Confartigianato Autoriparazione rassicurandolo sulla volontà di mantenere il regime applicativo favorevole all’utilizzo della targa prova per gli autoriparatori.
Il Ministero dei Trasporti si è attivato, d’intesa con il Ministero dell’Interno, per sciogliere il problema con uno specifico intervento normativo.
A tal riguardo, è stato predisposto uno "schema di regolamento" che dovrebbe superare i limiti, posti dall’interpretazione giurisprudenziale, all’utilizzo delle targhe di prova sui veicoli già immatricolati, in particolare se non in regola con gli obblighi di revisione. Lo schema sarà poi vagliato dal Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari, confidando in un parere favorevole, per passare poi all’approvazione finale da parte del Consiglio dei Ministri.
Tutti gli Autoriparatori (e non solo) sperano che, al più presto, si possa arrivare ad un provvedimento concreto che risolva definitivamente la controversa questione dell’utilizzo della targa prova, garantendo così la piena operatività degli autoriparatori senza timori di incorrere in violazioni e conseguenti sanzioni.
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