Dopo tante voci e molti dubbi sulle prime informazioni trapelate finalmente è stata fatta un po’ di chiarezza sull’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione.
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Una notizia che appena uscita ha suscitato molti allarmismi tra gli automobilisti. Preoccupazioni dettate da una normativa non propriamente chiarissima.
Tutto è nato, infatti, dalla circolare ministeriale del 10 luglio scorso. Innanzitutto, è bene precisare come le novità in arrivo non riguardino gli atti antecedenti il 3 novembre per i quali, quindi, non scatterà alcun obbligo. La norma non è retroattiva e chi già fa uso di un mezzo non proprio non dovrà fare assolutamente niente.Le novità dettate dalla nuova normativa interessano in special modo i settori dei trasporti, delle auto aziendali e dell’autonoleggio. Questo, però, non significa che i privati non sono interessati dalle nuove norme perché ci sono casi particolari che potrebbero riguardarli. Ad esempio, nell’ipotesi in cui il proprietario di un veicolo muore e qualche parente utilizzi il mezzo per più di 30 giorni scatterà l’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione. Questo, in virtù del fatto che il termine massimo stabilito per l’uso di un veicolo non di proprietà è di 30 giorni. Chiaramente con tali norme il legislatore ha intenzione di contrastare alcune irregolarità. Lo scopo è quello di individuare con maggiore tempestività i responsabili delle infrazioni ma anche quello di combattere le intestazioni fittizie. Limitare le truffe in genere è l’obiettivo primario delle novità in arrivo.Ora vediamo nei dettagli quali potrebbero essere i casi di interesse della circolare ministeriale. L’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione scatterà soprattutto nelle ipotesi in cui:
cambi la denominazione dell’ente;
cambino le generalità dell’intestatario;
nei casi di locazione senza conducente;
nei casi di intestazione di mezzi di proprietà di persone giuridicamente incapaci.
Per coloro che non rispettano quanto dettato dalle nuove norme sono previste sanzioni a partire da 705 euro fino al ritiro del libretto. Sanzioni salatissime per i trasgressori, quindi, meglio che i soggetti interessati per scongiurare spiacevoli problematiche stiano bene attenti ad aggiornare la loro posizione in tempo utile.Un aspetto rilevante che riguarda il gran numero di famiglie è l’esenzione per i mezzi utilizzati dai componenti del nucleo familiare. Di conseguenza, il prossimo 3 novembre, non scatterà nessun obbligo per i figli e per le mogli che guideranno rispettivamente le auto dei padri e dei mariti. Importante che l’indirizzo di residenza di chi utilizza il veicolo e quello del proprietario dello stesso coincidano. Esenti dall’obbligo di aggiornamento anche altre categorie come ad esempio coloro che guidano gli autobus e gli iscritti all’albo degli autotrasportatori.
Il 3 novembre è alle porte e finalmente qualche chiarimento è arrivato. In un primo momento, come già sottolineato, la poca chiarezza della circolare aveva spaventato un po’ tutti perché i soggetti coinvolti sembravano molti di più. Ora specie per le famiglie l’allarme è rientrato e le categorie interessate sono state specificatamente individuate a tutto beneficio della trasparenza. Un passo in avanti necessario ed atteso per liberare il campo dalla confusione iniziale.Fonte Redazione Finanza.com
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