Il Tribunal de la Grande Istance di Parigi ha accettato il ricorso di Flavio Briatore contro la sentenza della Fia che prevedeva la squalifica a vita dal circus della F.1 per il "crash-gate", il falso incidente di Nelson Piquet Jr durante il GP di Singapore 2008. La corte ha annullato il provvedimento del Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell'automobile, definendolo "irregolare" e l'ha obbligata a comunicare il reintegro del manager cuneese.
Secondo la difesa dell'ex team manager della Renault all'origine della condanna ci sarebbe stato un "personale desiderio di rivincita da parte di Max Mosley. Uno scontro personale che avrebbe condizionato l'esito del processo, alterando le procedure durante le indagini preliminari così come l'udienza di settembre, in spregio al regolamento Fia e alle stesse leggi francesi".
Briatore aveva chiesto anche un mega-risarcimento di un milione di euro per danni alla sua immagine, ma il tribunale parigino gli ha riconosciuto 15.000 euro a titolo di compensazione. Altri 5.000 euro di risarcimento sono stati concessi a Pat Symonds (che ne aveva chiesti 500.000), ex capo ingegnere della Renault, al quale era stata inflitta una squalifica di cinque anni.