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Fiat: Marchionne..

giovedì 29 luglio 2010, 1:20

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Fiat è l'unica tra le aziende disposta a investire fino a 20 miliardi di euro in Italia. Così ha esordito Marchionnne,durante l'incontro tra Governo parti sociali e vertici di Fiat in corso a Torino. Se in Italia non si arriverà ad un intesa condivisa da tutti, Fiat sarà costretta ad "andare altrove". Così Marchionne pone un ipoteca non solo sui 20 miliardi di investimenti, maanceh sulla presenza di Fiat in Italia.

Marchionne ha poi parlato dei sindacati dicendo che se" si firma un accordo con la maggioranza del sindacato, questo deve essere rispettato da tutti. Inoltre, ha aggiunto, "se in Italia non si può contare sul rispetto degli impegni delle controparti", Fiat sarà obbligata ad "andare altrove".

Marchionne ha poi dichiarato che portare in Serbia la produzione della monovolume L0 "non toglie prospettive a Mirafiori" visto che era impossibile impostare la produzione del monovolume Fiat in Italia in tempi stretti.


Non sono minacce. "Le nostre - ha sottolineato ancora Marchionne - non sono minacce, ma non siamo disposti a mettere a rischio la sopravvivenza dell'azienda, perché dobbiamo decidere se avere un settore auto forte in Italia o consegnarlo ai competitori esteri. Se si tratta solo di pretesti per lasciare le cose come stanno è bene che ognuno si assuma la propria responsabilità, sapendo che il progetto 'Fabbrica Italia' non può andare avanti e che tutti i piani e gli investimenti per l'Italia verranno ridimensionati".


Ok dalla Cisl. Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, ha risposto "sì senza se e senza ma". Però, ha aggiunto: "Marchionne faccia chiarezza sul fatto che le modalità dell'investimento rimarranno nel perimetro delle regole del nuovo sistema contrattuale che abbiamo costruito". E poi è tornato sulla questione di Pomigliano invitando l'azienda a trovare un confronto e una mediazione con la Fiom. Analoga la posizione di Luigi Angeletti, leader della Uil: "vogliamo riconquistare certezza e tranquillità che la produzione resti in Italia. A Mirafiori si devono fare vetture paragonabili alla 'LO' o, meglio, anche di gamma più alta".
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