Chi guida spesso in città le prime diesel con filtro antiparticolato ne conosce bene i limiti: può capitare che si debba proseguire la marcia per completare la pulizia delle polveri che si sono accumulate al suo interno (o addirittura portare l'auto in officina per farlo al banco) e magari l'olio va cambiato anzitempo, perché diluito da una parte del gasolio iniettato in fase di scarico per portare il filtro a 630 °C, temperatura a cui il particolato viene bruciato.
Il filtro Panasonic. Le case automobilistiche sono corse ai ripari e nelle diesel più recenti hanno avvicinato il Dpf al motore, così da tenerlo più caldo. Ma in un prossimo futuro questi problemi dovrebbero ridursi ulteriormente grazie all'introduzione di un nuovo filtro antiparticolato sviluppato dalla Panasonic, che ha iniziato a distribuire i primi campioni alle Case.
Peculiarità del Dpf Panasonic è l'impiego di metalli alcalini al posto del platino per il rivestimento del nucleo ceramico: in tal modo, stando al costruttore giapponese, l'ossidazione del particolato viene fatta a una temperatura inferiore di circa il 20% rispetto ai filtri tradizionali. Ciò senza l'impiego di additivi, come accade invece nel Fap di Psa Peugeot Citroën. Così, visto che il nuovo filtro agisce a temperature più basse, è necessario bruciare meno gasolio per scaldarlo ed eliminare le polveri, riducendo la diluizione dell'olio motore e la possibilità che si intasi nell'uso continuo in città, oltre che a limitare il consumo e le emissioni di CO2. Inoltre, grazie all'eliminazione del platino, il nuovo Dpf è pure più economico dei modelli tradizionali.