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La nuova MINI Countryman sfrutta la presentazione in anteprima mondiale al Salone di Ginevra (4-14 marzo 2010) per proporre MINI Connected, un inedito optional dedicato alla connettività di bordo e alla massima integrazione del sistema audio con l'iPhone di Apple. Tramite la connessione USB il MINI Connected è in grado di proporre una nuova interfaccia di controllo delle principali funzioni del noto smartphone, comandabili tramite il sistema operativo della vettura. In abbinamento all'altrettanto nuova radio MINI Visual Boost tutte le funzioni di MINI Connected possono essere guidate attraverso il joystick posto sulla console centrale e visualizzate nello schermo posto nella strumentazione circolare al centro della plancia.
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Un'altra interessante funzionalità, unica fra le auto di serie, è quella di poter ascoltare la "web radio" preferita da una lunga lista di stazioni disponibili nel database, sempre che il MINI Connected sia connesso alla rete. Il tutto è fruibile con i classici comandi dell'autoradio. Altrettanto facile dovrebbe essere lo scambio di dati fra il sistema di infotainment di bordo e l'iPhone, consentendone un ampio sfruttamento delle capacità di navigatore, lettore multimediale, browser e telefono; anche l'interfaccia di visualizzazione può essere modificata e personalizzata a piacere. Incluso nel nuovo sistema è il Mission Control che provvede a fornire innumerevoli messaggi vocali relativi a condizioni di guida, stato del veicolo e informazioni varie sulla vettura.
È il motore che te lo dice. Dare una definizione a questo dispositivo è complicato, perciò vi raccontiamo cosa succede a bordo. Succede principalmente che la vettura e le sue parti più importanti cominciano a parlare. Parlano: si dicono delle cose tra loro e le dicono al guidatore. Ovviamente immaginatevi il motore che vi invita ad andare piano perché è ancora freddo, oppure che vi dà il via libera quando ha raggiunto la temperatura d'esercizio. O, ancora, quando vi premia con un Wow! dopo una partenza bruciante.
Invito alla sicurezza. In realtà, Mission Control svolge un ruolo attivo anche e soprattutto nella sicurezza di marcia, rendendo divertenti anche quelle operazioni che talvolta qualcuno "scorda" di fare, come allacciarsi le cinture di sicurezza. Insomma, in automobile c'è da divertirsi ancora parecchio: le voci sono, ovviamente, caratterizzate e ogni componente ha il suo timbro specifico. Non è escluso che in futuro si possano personalizzare anche queste, come avviene con i navigatori portatili (magari scaricandole e installandole direttamente in macchina tramite lo smartphone).
Ritmo di guida. Il Mission Control è in grado di riconoscere 120 situazioni di guida differenti e fino a 40 dichiarazioni diverse: in totale sono più di 1.500 messaggi, ognuno con il suo stile. Sulle Mini che abbiamo provato c'era qualcosa di più, che evidentemente la Casa ha deciso di diluire nel tempo. Come il Dynamic Music, che accompagna con la musica il proprio stile di guida e accorda i segnali acustici tipici delle auto (come il ticchettio delle frecce) al ritmo del brano. Quello che fa più effetto è sentire la musica che, in curva, si sposta a destra o a sinistra, come se fosse soggetta alla forza centrifuga.
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Sound a scelta. A Monaco, tra un gioco e l'altro, ci siamo appassionati anche agli effetti sonori: una Mini era stata allestita con quattro grossi pulsantoni rossi sulla plancia, a ognuno dei quali corrispondeva un rumore del motore diverso. Dal V8 americano al quattro cilindri con lo scarico libero, secondo i gusti, lo stile di guida o il mood del momento. L'effetto è privato: si sente solo a bordo. Fuori, nessuno s'accorge di nulla.
Fonte Omniauto.
E 4ruote.
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