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Al Salone di Ginevra la Bridgestone ha presentato il pneumatico runflat (quello che riesce a funzionare, completamente sgonfio, per 80 km fino a una velocità massima di 80 km/h) di terza generazione.
La novità principale è il maggior comfort senza rinunciare alla sicurezza quando si è costretti a viaggiare con un pneumatico sgonfio. I pneumatici runflat, infatti, possono marciare anche in queste situazioni grazie ai specifici fianchi/spalle rinforzati che lo "autosostengono", ma, questo, comporta -a livello costruttivo- un elevato indurimento del fianco stesso che ha un diretto e conseguenziale riflesso sull’assorbimento delle sconnessioni e sul comfort di marcia. Se il fianco fosse "morbido", a parte la deformazione, il pneumatico si surriscalderebbe deteriorandosi velocemente e creando quindi una situazione di forte pericolo per la marcia.
Proprio lavorando sulla formazione del calore, Bridgestone è riuscita con il runflat di terza generazione a raggiungere un miglior equilibrio di comfort e sicurezza agendo, sostanzialmente, su tre fattori.

Il primo: la gomma utilizzata per la spalla che utilizza la tecologia NanoPro-Tech, una combinazione chimica che riduce l’attrito tra le molecole di carbonio e i polimeri contenuti nella mescola; ciò consente una formazione di calore sostanzialmente dimezzata.

Il secondo: la nuova tela usata per la carcassa che è posizionata all’esterno del rinforzo sul fianco. In questo modo la tela abbraccia il pneumatico dall’esterno, riducendone così il naturale "allargamento" quando è sgonfio. In questo modo, anche riducendo il rinforzo sul fianco per renderlo più morbido, il pneumatico non si "affloscia" fino al bordo del cerchio, ma riesce ad autosostenersi in modo efficace.

Il terzo: la tecnologia "Cool Fin" (che significa letteralmente "pinna di raffreddamento") e consiste in tante leggere "alette" -a rilievo- distribuite radialmente a egual distanza sul fianco del pneumatico. Queste alette si trasformano in pratica in una "ventola di raffreddamento" per il pneumatico stesso impedendo al fianco di surriscaldarsi.

Bridgestone dichiara che in questo modo la sicurezza del runflat sgonfio rimane identica al passato, ma il comfort migliora diminuendo la differenza di flessibilità del fianco rispetto a uno pneumatico tradizionale dal 15% al 5%.

Si tratta dunque di una novità interessante che sicuramente vedremo presto su alcune vetture di serie, prime fra tutte BMW e Mini che hanno sposato questa tecnologia.
La Bridgestone ha fatto anche sapere che i miglioramenti tecnologici del runflat di terza generazione permetteranno di avere una gamma di misure più ampia.