Notizie -
Altre Notizie
|
Scritto da Administrator
|
Sabato 19 Dicembre 2009 20:37 |
Ci sarà davvero un futuro per l’alimentazione ad idrogeno? Sembrava che tutto fosse oramai "maturo", ma in questi ultimi tempi, sembra essere stata "abbandonata" in favore dell'alimentazione elettrica. Salone di Francoforte docet.
Due tra i maggiori Costruttori, entrambi tedeschi, si muovono infatti in direzioni diverse. La Bmw, primo Costruttore di automobili a credere all’idrogeno, ha deciso di sospendere le sperimentazioni avendo -a questo punto- già le idee chiare, dopo anni -appunto- di studio, ricerca e realizzazioni. Stessa scelta ha operato la Volkswagen.
Mercedes -invece- fa provare alla stampa la Classe B con alimentazione a idrogeno (Fuel Cell).
Il responsabile alla ricerca della Bmw, Klaus Draeger, ha annunciato la decisione del bord della casa bavarese: "Per il momento non ci sarà una nuova flotta di auto di prova a idrogeno". Sembra che l’idrogeno possa rallentare la sua corsa verso il combustibile del futuro, lasciando più spazio all’auto elettrica.
La stessa Bmw entro il 2015 lancerà la sua prima auto alimentata a batteria, nata dal progetto “MegacityVehicle”. "Con le 100 Hydrogen 7 in circolazione - precisano alla Bmw - dal 2006 abbiamo ottenuto informazioni sufficienti su questa tecnologia, una nuova flotta non apporterebbe conoscenze nuove".
Non intende abbandonare l'idrogeno la Daimler, probabilmente il costruttore tedesco più avanti nella ricerca su questa tecnologia di alimentazione.
Decine di autobus a idrogeno con la stella a tre punte sono già in giro: dopo il 2015 la casa-madre di Mercedes si prepara a lanciarsi nella produzione in serie.
"Stretti" tra auto a idrogeno o auto a batteria, i costruttori si ritrovano di fronte a un dilemma: dover investire nella ricerca di motori alternativi.
Fra i motivi principali che hanno portato la Bmw e la Volkswagen a fermare la sperimentazioni c’è sicuramente quello della difficoltà di trovare stazioni di rifornimento per l’idrogeno.
Basta pensare che in Germania esistono -ad oggi- solo 30 distributori. E la difficoltà maggiore sta nella molecola dell’idrogeno che è molto piccola e non può certamente essere distribuito nelle vie del gas perchè uscirebbe dai pori dei gasdotti.
|